Rinnovo CCNL 2022-2024 comparto sanità pubblica
Tavolo 23.10.2024
Mercoledì 23 ottobre 2024 si è svolto l’ottavo incontro in Aran nell’ambito delle trattative per il rinnovo del CCNL comparto sanità pubblica triennio 2022-2024.
Si è iniziato con un focus iniziale sugli incrementi delle indennità di specificità infermieristica – che riteniamo andrebbero estesi a tutti i professionisti della salute, previa approvazione di uno specifico intervento legislativo, tutela del malato e di pronto soccorso, di cui si discuterà in una apposita riunione tecnica il prossimo 5 novembre, alla quale seguirà un nuovo incontro calendarizzato per il 21 novembre.
In apertura dei lavori è stata confermata la notizia secondo cui la legge di bilancio – sulla quale complessivamente esprimiamo una valutazione critica rispetto all’entità dello stanziamento aggiuntivo per il triennio in esame, pari allo 0,22%, esigibile dal prossimo 1° gennaio 2025, che porterebbe l’aumento medio dall’attuale 5,78% al 6%.
Sul tavolo ancora molte sono le richieste sindacali non recepite da Aran.
Ad esempio l’Aran non ha spiegato la scelta di aumentare le pronte disponibilità nel quadrimestre, da 7 a 8, con un peggioramento rispetto al testo vigente.
Restano ancora da chiarire, inoltre, le questioni relative all’orario di lavoro, alla fruizione della pausa e al diritto alla mensa e buoni pasto; nessuna risposta è stata data alla richiesta di aumentarne il valore e di eliminare la quota di contribuzione a carico delle lavoratrici e dei lavoratori. Lo stesso dicasi per le altre indennità, il cui valore è fermo da almeno 20 anni.
E’ stata riproposta la questione dell’alleggerimento dei carichi di lavoro per chi ha superato i 60 anni. Resta ancora da definire nel comparto il nuovo profilo dell’OSS e dell’autista soccorritore e non c’è traccia del nuovo profilo dell’avvocato.
Restano immutate le problematiche riguardati gli assistenti sociali. Ci riferiamo anzitutto al requisito del master per gli incarichi di funzione: non più “master in scienze sociali”, come nella precedente bozza, ma “master (generico) attinente all’incarico oggetto di selezione”. Cambia la denominazione, ma resta come requisito. Così come resta da definire la questione della formazione continua al di là dell’ECM, il mancato inserimento dell’assistente sociale nelle prestazioni aggiuntive e la previsione dell’indennità professionale specifica.
Seguiranno aggiornamenti sull’esito del prosieguo della trattativa.